È necessario che poco discosto dalla tavola dove si pranza, ve ne sia un'altra più piccola, sulla quale si trovino in pronto i piatti e le posate da cambiarsi, i vini di lusso, e tutto quanto deve servire in seguito per l'ultima portata, o dessert.
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cambiarsi, i vini di lusso, e tutto quanto deve servire in seguito per l'ultima portata, o dessert.
Pestate nel mortaio una buona manciata di prezzemolo con della mollica di pane inzuppata nell'aceto e spremuta. Passate il pastume allo staccio e unitevi quanto basta di zucchero per addolcirlo, una piccola presa di spezie e dell'olio per renderlo liquido a modo di salsa.
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unitevi quanto basta di zucchero per addolcirlo, una piccola presa di spezie e dell'olio per renderlo liquido a modo di salsa.
Qualunque erbaggio può essere condito e preparato con burro in un modo assai facile e assai comune. Lavato ben bene, purgato e bollito in acqua con un poco di sale, si versa bene asciutto nel burro liquefatto, nel quale si è fatta precedentemente friggere alcun poco una cipolletta con qualche sardella; si lascia per alcun tempo cuocere lentamente onde pigli sapore; e se si vuole può aggiungersi una porzione di cacio grattugiato e qualche poco di spezierie. Questa sarà tanto più opportuna in quanto gli erbaggi saranno di loro natura acquosi e poco saporiti.
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spezierie. Questa sarà tanto più opportuna in quanto gli erbaggi saranno di loro natura acquosi e poco saporiti.
Spennati, abbrucciacchiati e sventrati due corvi giovani, metteteli a cuocere allo spiedo, pillottandoli col burro della leccarda e salandoli sulla fine della cottura. Freddati, dissodateli e pestate tanto le ossa quanto la carne nel mortaio per farne un impasto che passerete allo staccio, allungherete con buon brodo e manterrete caldo nel bagnomaria fino al momento di servire la zuppa. Preparate intanto del pane tagliato a dadi, fatelo friggere nel burro, gettatelo nella zuppiera e bagnatelo col brodo di carne suddetto.
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fine della cottura. Freddati, dissodateli e pestate tanto le ossa quanto la carne nel mortaio per farne un impasto che passerete allo staccio
Le dosi di questi ingredienti si calcolano nel seguente modo: tre tuorli d'uova per ogni due convitati, una cucchiaiata di zucchero per ogni uovo, e tanto vino quanto ne potrebbe capire in tutti i gusci delle uova adoprate. Ecco ora la maniera di procedere:
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tanto vino quanto ne potrebbe capire in tutti i gusci delle uova adoprate. Ecco ora la maniera di procedere:
Mettete in un vaso di terraglia e pigiate coi pugni 2 chilogr. di ribes rosso, 1 chilogr. di ribes bianco e mezzo chilogr. di lamponi ben maturi; passate il tutto a traverso un pannolino, spremendo con forza i grappoli e le fecce onde cavarne quanto più succo sia possibile; mettete questo in una calderuola sopra fuoco gagliardo; schiumatelo quando occorre, e dopo un quarto d'ora d'ebollizione aggiungetevi due chilogr. di zucchero. Fate cuocere ancora per mezz'ora, continuando a schiumare, e versate poi in vasi o alberelli di terraglia, che chiuderete soltanto dopo due giorni. La gelatina è al suo punto di cottura quando, versandone una cucchiaiata in un piatto, essa vi aderisce.
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; passate il tutto a traverso un pannolino, spremendo con forza i grappoli e le fecce onde cavarne quanto più succo sia possibile; mettete questo in una
Le composte sono preparazioni di frutta fatte con una piccola quantità relativa di zucchero, e destinate ad esser mangiate fredde poche ore dopo essere state ammannite. La frutta non deve esservi disfatta, che anzi per quanto è possibile dovrà conservare la sua forma e il suo colore; quindi la cottura sarà breve. Ecco intanto come si fa la composta di ciliege:
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essere state ammannite. La frutta non deve esservi disfatta, che anzi per quanto è possibile dovrà conservare la sua forma e il suo colore; quindi la
Lo siroppo più semplice è quello preparato con zucchero ed acqua, ma si fanno siroppi anche sciogliendo lo zucchero col succo di alcune frutta o coll'infuso acquoso di qualche pianta aromatica; in questi ultimi casi il siroppo prende il nome della sostanza adoprata, e così dicesi siroppo di ribes, d'altea, ecc. La regola da seguirsi per la dose dello zucchero nella preparazione dei siroppi, è di metterne tanto quanto può scioglierne l'acqua od altro liquido che si voglia. I succhi acidi delle frutta ne disciolgono circa 160 grammi per ogni 100 grammi di succo; gli infusi ed i decotti possono discioglierne un poco più, ed in generale ve ne vuole sempre un po' meno del doppio in peso del liquido che si vuol adoprare.
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, d'altea, ecc. La regola da seguirsi per la dose dello zucchero nella preparazione dei siroppi, è di metterne tanto quanto può scioglierne l'acqua od
Prendete una dozzina di cedri freschi; tagliate loro in giro tutta la buccia, che farete cadere sul fondo di un catino di terraglia; spezzate poi i cedri, gettateli sulle buccie medesime, pigiate colle pugna e lasciate in riposo per ventiquattr'ore. Mettete poscia il tutto entro una salvietta bagnata; spremete con forza onde farne escire quanto più succo sia possibile, ed aggiunto a questo un mezzo litro d'acqua ed un chilogrammo e mezzo di zucchero in polvere, ponete al bagnomaria in un recipiente di vetro e fate cuocere convenientemente, chiarificando il vostro siroppo con albumi d'uova (v. Istruzioni pei siroppi).
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bagnata; spremete con forza onde farne escire quanto più succo sia possibile, ed aggiunto a questo un mezzo litro d'acqua ed un chilogrammo e mezzo di
Togliete i gambi ed i noccioli ad una certa quantità di belle ciliegie, ben mature e sane; ponetele sul fuoco con pochissima acqua, e dopo, averle fatte bollire per 15 o 20 minuti, spremetele per estrarne tutto il succo. Pesate allora questo ed unitevi tanto zucchero quanto il doppio del suo peso, nonchè un po' d'acqua nella quale sia stata in infusione, sino dal giorno innanzi, una proporzionata dose di cannello; ponete al fuoco in una calderuola, chiarificate con albumina e fate cuocere sinchè il siroppo sia ridotto a giusta densità, schiumando ogni volta che occorre. Lasciatelo indi raffreddare, e serbatelo in bottiglie ben chiuse.
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fatte bollire per 15 o 20 minuti, spremetele per estrarne tutto il succo. Pesate allora questo ed unitevi tanto zucchero quanto il doppio del suo peso
La tapioka, o pane di cassava, trovasi in commercio tanto in grani di grossezza ineguale, quanto sotto forma di semolina. Quest'ultimo è il migliore. Fate bollire la tapioka, alla dose di un cucchiaio per ogni persona, in una tazza di latte con un granello di sale. Dopo dieci minuti di bollitura aggiungetevi tre o quattro pezzetti di zucchero, e quando è sciolta servite.
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La tapioka, o pane di cassava, trovasi in commercio tanto in grani di grossezza ineguale, quanto sotto forma di semolina. Quest'ultimo è il migliore
Provvisoriamente l'acido salicilico viene impiegato a ripristinare e rendere godibili carni ed altri alimenti d'incipiente putrefazione, più di quanto dovrebbesi usare per la conservazione dei cibi stessi.
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quanto dovrebbesi usare per la conservazione dei cibi stessi.
La conservazione degli alimenti è della massima importanza per la cucina. Trattasi di conservare le verdure per l'inverno, di conferire lunga durata alle carni e ridonare un buon sapore a sostanze divenute insipide. Pei cuochi diventa questo processo di ancor maggiore interesse, in quanto che da una ben riescita conservazione di viveri, dipende la salute del corpo umano.
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alle carni e ridonare un buon sapore a sostanze divenute insipide. Pei cuochi diventa questo processo di ancor maggiore interesse, in quanto che da
Raccomandasi inoltre il moto, mediante lunghe passeggiate, e, se occorre, anche con un po' di ginnastica e di scherma, per quanto lo comporti il fisico dell'ammalato; evitare i giuochi che obbligano a star seduti; d'inverno divertirsi al bigliardo, d'estate alle boccie, non trascurando in quest'ultima stagione il nuoto. Solo in tal guisa si riescira a combattere ed a togliere l'eccessiva grassezza del corpo.
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Raccomandasi inoltre il moto, mediante lunghe passeggiate, e, se occorre, anche con un po' di ginnastica e di scherma, per quanto lo comporti il
È dessa una delle più frequenti e pericolose malattie, nelle quali un opportuno regime di vitto opera talora dei miracoli. Non è raro il caso in cui una persona deve rinunciare alla propria arte, industria, o mestiere, per non soccombere a questa malattia, la quale attacca specialmente coloro che sono costretti a far abuso dei polmoni, cioè cantanti, oratori, artisti drammatici, o quanto meno gli operai tipografi, scalpellini, mugnai, spazzettai, che per ragione di mestiere si trovano nella necessità di inghiottire della polvere durante le ore del lavoro.
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sono costretti a far abuso dei polmoni, cioè cantanti, oratori, artisti drammatici, o quanto meno gli operai tipografi, scalpellini, mugnai, spazzettai
Usanze_ vecchie, frutto di stolti quanto grossolani pregiudizi, richiedono che la puerpera viva per otto giorni a pancotto, alimento tutt'altro che nutritivo, e decorsa esattamente la settimana si passa di gran galoppo al vitto d'ogni specie e di qualsiasi quantità. Dimodochè, all'acqua calda, subentrano di punto in bianco le carni più sostanziose. Chi non vorrà di leggeri comprendere quanto possa questo rapido passaggio di trattamento dietetico arrecar danno anzichè sollievo alla puerpera? La qualità e quantità di cibi da somministrarsi devono essere regolate dallo stato in cui trovasi l'ammalata.
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Usanze_ vecchie, frutto di stolti quanto grossolani pregiudizi, richiedono che la puerpera viva per otto giorni a pancotto, alimento tutt'altro che
La stitichezza e la ritenzione d'orina sono casi frequenti nelle puerpere e per liberarsene facciano esse molto uso di verdure tenere e ben cotte. I clisteri d'acqua devonsi mettere altresì in opera e le levatrici dovrebbero effettuare con maggior energia quanto loro si predicò nelle scuole.
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clisteri d'acqua devonsi mettere altresì in opera e le levatrici dovrebbero effettuare con maggior energia quanto loro si predicò nelle scuole.
L'occhio, quest'organo così caro all'uomo e tanto delicato, risente assai facilmente di tutto ciò che altera le funzioni generali del corpo; è però necessario prevenirne le malattie con cure tanto più sollecite, quanto più è difficile risanarlo una volta che abbia cominciato a soffrire.
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necessario prevenirne le malattie con cure tanto più sollecite, quanto più è difficile risanarlo una volta che abbia cominciato a soffrire.
La persona che fa molto esercizio corporale, che respira in gran copia d'aria ossigenata e logora poco il cervello, assimila i cibi assai più_ facilmente di chi è obbligato star seduto ore ed ore, in continua tenzione intellettuale, assorbendo arie viziate. Indi è che il cittadino abbisogna di cibi più sostanziosi e facili a digerirsi, benchè in minor volume, che il campagnuolo. Coloro poi che menano vita sedentaria, affaticando la mente, sono doppiamente esposti a sofferenze degli occhi, non tanto per il danno fisico che apporta alla vista, la loro occupazione, quanto per lo sforzo stesso del pensiero, il quale consuma la sostanza cerebrale e ne fa sentire immediatamente l'effetto nel vicino nervo ottico. Questa perdita dev'essere prontamente riparata con una succosa nutrizione. Gioverà pertanto attenersi alle seguenti prescrizioni.
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doppiamente esposti a sofferenze degli occhi, non tanto per il danno fisico che apporta alla vista, la loro occupazione, quanto per lo sforzo stesso
Quanto alle lesioni dirette e locali dell'occhio, siano esse cagionate fisicamente, chimicamente o meccanicamente da cause esterne, o provengano da impiego inopportuno e nocivo della vista, hanno sempre bisogno di una dietetica saggia e prudente. Nel primo caso è duopo combattere l'infiammazione o flogosi locale inevitabile: nel secondo è duopo rinvigorire gli organi con vivande corroboranti.
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Quanto alle lesioni dirette e locali dell'occhio, siano esse cagionate fisicamente, chimicamente o meccanicamente da cause esterne, o provengano da
Il signor Bauting, celebre in Inghilterra e in Germania per un sistema dietetico del quale egli provò sopra sè medesimo la virtù, prescrive quanto appresso:
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Il signor Bauting, celebre in Inghilterra e in Germania per un sistema dietetico del quale egli provò sopra sè medesimo la virtù, prescrive quanto
Le ore opportune ai pasti, anche perchè coincidono coi tempi nei quali i campagnuoli sogliono mungere, sarebbero le ore 8 del mattino, il mezzogiorno, le ore 4 e infine le ore 8 pom. La quantità non deve passare un quarto di litro per ciascun pasto. L'esperienza ha dimostrato che la nutrizione risulta sufficiente con un litro di buon latte nelle 24 ore. Quanto alla temperatura, non è mai troppo ripetere che il latte trangugiato nella stalla appena munto, e col calore naturale, è più salutifero, senza contare poi che è scevro di adulterazioni. Ma, in mancanza di ciò si potrà scaldarlo, non oltre i 28 gradi R. Il miglior modo di cibarsi del latte è lentamente a piccole cucchiaiate, accompagnandolo con qualche biscotto o crosta di pane molto bene arrostita ed immollata.
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risulta sufficiente con un litro di buon latte nelle 24 ore. Quanto alla temperatura, non è mai troppo ripetere che il latte trangugiato nella stalla
Non dimentichiamo che la quistione più essenziale per l'operaio è di nutrirsi a buon mercato; tuttavia, anche tra i cibi di prezzo più tenue, si deve fare una intelligente scelta per quanto concerne la sostanza e digeribilità dei cibi — ed un buon consiglio ci crediamo in dovere di darlo, se non agli operai stessi che stimeranno troppo lusso il consultare un libro di cucina, almeno ai padroni e a quanti dell'operaio devono aver cura. Quanto più l'operaio si affatica a spese dei suoi muscoli (composti di sostanze albuminate) tanto più ha bisogno di ristorare le proprie perdite con alimenti ricchi di albumina. A questo scopo l'alimentazione più conveniente sarebbe mista, animale e vegetale. Posto però che l'operaio dovesse privarsi del frequente uso di alimenti animali, non soltanto di carne, ma pure di uova e latte, fra i vegetali almeno saranno da scegliere i cereali (frumento, segale, orzo, riso, granone) e legumi (piselli, fave, lenti). Ad ogni modo le minestre p. e. di lardo si rendano più sostanziose con formaggio, la minestra di patate invece con copioso latte. Molto nutritive sono le salsiccie di sangue, frittate, lardo, formaggi, ecc.
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fare una intelligente scelta per quanto concerne la sostanza e digeribilità dei cibi — ed un buon consiglio ci crediamo in dovere di darlo, se non
Le qualità di latte che meglio si adattano alla cucina sono il latte di vacca e quello di capra. Quest'ultimo se è più ricco di parte zuccherina è però inferiore in quanto a burro e cacio.
In primo luogo la futura madre deve guardarsi da ogni irregolarità nel prendere cibi o bevande, poichè la digestione potrebbe soffrirne abbastanza durevoli perturbazioni. Essa avrà cura nel medesimo tempo di masticar bene i cibi, specialmente poi la carne. Quanto alla scelta dei cibi e delle bevande, sono da evitarsi studiosamente quelli eccitanti e calorosi, specie se provocano una forte palpitazione (come caffè o thè concentrati, liquori, droghe, ecc.), nonchè quelli indigesti o che promuovono l'orina (come sedani, asparagi, prezzemolo, cavoli, legumi secchi, carni affumicate o grasse, ecc.). Da raccomandarsi è, all'opposto, l'uso di vivande preparate con latte, uova, farine e carne fresca, con legumi pure freschi e di facile digestione e frutta. La miglior bevanda è l'acqua, il latte o la birra molto leggiera.
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durevoli perturbazioni. Essa avrà cura nel medesimo tempo di masticar bene i cibi, specialmente poi la carne. Quanto alla scelta dei cibi e delle
Si prende una data quantità di fior di farina, s'impasta con acqua, e si mescola tanto, fino a che si osservi esser divenuta tenace e viscosa. Questa operazione dev'essere eseguita sempre tenendo le mani bagnate d'acqua, acciocchè la pasta non s'attacchi alle mani. L'efficacia di questo mastice si accresce quanto più si maneggia, e dopo immediatamente si impiega per gli usi.
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accresce quanto più si maneggia, e dopo immediatamente si impiega per gli usi.
Questo riepilogo, quantunque assai breve, delle funzioni digestive farà comprendere quanta influenza abbia lo stomaco sull'organismo umano e quanto sia importante per la salute di conservarlo sempre nello stato normale, evitando di prender cibi troppo abbondanti, o di natura poco digeribili.
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Questo riepilogo, quantunque assai breve, delle funzioni digestive farà comprendere quanta influenza abbia lo stomaco sull'organismo umano e quanto
Come Dio volle sono giunto alla fine di questo libro e se ho abusato della vostra pazienza non fatemi il broncio perchè la mia intenzione era altamente umanitaria. Ho voluto raggiungere il duplice scopo di mantenere prosperosi i sani e far guarire gli ammalati. Ci sarò riuscito? In quanto a me lo spero, ma ho bisogno del vostro verdetto per giustificare le mie previsioni.
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altamente umanitaria. Ho voluto raggiungere il duplice scopo di mantenere prosperosi i sani e far guarire gli ammalati. Ci sarò riuscito? In quanto a me lo
Tagliate da un pezzo di carne, a ciò acconcio, alcune bragiuole, passatele prima nel burro, poi nel pane grattugiato e fatele arrostire quanto abbisogna sulla graticola, salandole a suo tempo. Stemperate poi alcune acciughe in un poco di brodo succoso e digrassato, ravvivatene il sapore col sugo di un limone, fate condensare alcun poco questa salsa per presentarla sulle bragiuole ben calda.
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Tagliate da un pezzo di carne, a ciò acconcio, alcune bragiuole, passatele prima nel burro, poi nel pane grattugiato e fatele arrostire quanto
In campagna, ove non è facile avere sempre il manzo, si supplisce col montone, nel quale caso sarà bene unirvi del vitello ed aumentare la dose dei condimenti. Se tanto il montone quanto il vitello si faranno rosolare, come si disse più sopra, il brodo acquisterà maggiore squisitezza.
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condimenti. Se tanto il montone quanto il vitello si faranno rosolare, come si disse più sopra, il brodo acquisterà maggiore squisitezza.
In quanto alla cottura da darsi ai pesci, essa varia di durata a seconda della specie dei pesci medesimi; quelli piccoli basta lasciarli bollire 4 o 5 minuti; per i più grossi occorre sino un quarto d'ora d'ebollizione.
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In quanto alla cottura da darsi ai pesci, essa varia di durata a seconda della specie dei pesci medesimi; quelli piccoli basta lasciarli bollire 4 o
Levate ad un fegato fresco e ben tenero quanto ha di filamentoso, tritatelo quindi con un pezzo di prosciutto grasso, un poco di buccia di limone e qualche cipollina, aggiungetevi il sale necessario, un po' di noce moscada e qualche erba odorosa, e impastate il tutto con ettogrammi 8 di pane grattugiato e dieci uova. Finalmente riponete il tutto in una casseruola unta di burro e tappezzata internamente di rete di porco ben lavata. Preparato il bodino fatelo cuocere al testo o al forno.
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Levate ad un fegato fresco e ben tenero quanto ha di filamentoso, tritatelo quindi con un pezzo di prosciutto grasso, un poco di buccia di limone e
Mettete a friggere fino a color d'oro un bel cappone con burro e sale, poi versatevi sopra due bicchieri di vino rosso, unendovi una pestata di lardo. Coprite la casseruola e lasciate che tutto bolla fino a perfetta cottura. Piatto altrettanto sano quanto semplice.
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. Coprite la casseruola e lasciate che tutto bolla fino a perfetta cottura. Piatto altrettanto sano quanto semplice.
In quanto al modo di servire questi diversi ortaggi, abbiamo già detto che si usa condirli come l'insalata, cioè con olio, aceto, sale e pepe; tuttavia gli sparagi da molti si preferisce condirli con burro liquefatto e parmigiano grattato. I broccoli ed i cavoli neri si usa servirli anche con fette di pane abbrustolite, stropicciate con aglio ed inzuppate poi nell'acqua stessa in cui si son fatti cuocere i cavoli: queste fette si accomodano in un piatto, e sopra di esse si distendono i cavoli od i broccoli.
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In quanto al modo di servire questi diversi ortaggi, abbiamo già detto che si usa condirli come l'insalata, cioè con olio, aceto, sale e pepe
Bisogna prepararlo due giorni prima di mangiarlo. Levategli la pelle ed inlardellatelo; fatelo marinare tanto nell'olio quanto nell'aceto, con sale, pepe, prezzemolo, cipolle, timo e lauro. Prima di porlo allo spiedo involgetelo in una carta unta d'olio e fatelo cuocere con fuoco vivo.
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Bisogna prepararlo due giorni prima di mangiarlo. Levategli la pelle ed inlardellatelo; fatelo marinare tanto nell'olio quanto nell'aceto, con sale
Era indispensabile nelle italiane famiglie un libro che oltre trattare diffusamente dell'arte gastronomica, compendiasse anche quanto di utile e necessario si richiede agli usi e bisogni della vita domestica.
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Era indispensabile nelle italiane famiglie un libro che oltre trattare diffusamente dell'arte gastronomica, compendiasse anche quanto di utile e
Fate cuocere a piccol fuoco tanto quanto una noce di burro. Intingetevi la barba di una penna ed ungete con essa il fondo di una casseruola; copritelo poi con fettine sottilissime di lardo bianco, e tappezzatene all'ingiro anche i lati. Sopra il primo suolo di lardo disponete un primo suolo di fettine di fesa di vitello ben battute della grossezza di uno scudo. Spargetevi sopra del prezzemolo ben tritato, del formaggio, spezie e sale. Fatto poi un altro suolo di fettine di vitello, tornate a spolverarlo di prezzemolo, formaggio, spezie e sale, e così via via fino a che avrete vitello. Col resto del burro ungerete l'ultimo suolo e farete cuocere il tutto per tre quarti d'ora con brace viva sotto e sopra. — Il fondo, a cottura finita, dev'essere tutto consumato e il lardo fatto fuso.
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Fate cuocere a piccol fuoco tanto quanto una noce di burro. Intingetevi la barba di una penna ed ungete con essa il fondo di una casseruola
A rendere più interessante il libro, o dirò meglio la particolarità dello stesso, vi aggiunsi un Trattato di Dietetica, tanto comune negli altri paesi, quanto nuova in Italia, per diverse malattie, le più comuni, basato sui criteri ed esperienze di distinti medici che ne conobbero l'efficacia, e che raccomando al pubblico come quello che può portare grandi benefici ai molti sofferenti sgraziatamente colpiti dal male.
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paesi, quanto nuova in Italia, per diverse malattie, le più comuni, basato sui criteri ed esperienze di distinti medici che ne conobbero l'efficacia, e
Queste galline si ammanniscono allo stesso modo come le pollastre e i capponi; giovani, sono eccellenti per farli arrostire allo spiedo lardellate con spezie; vecchie, si fanno eccellenti stufati. — Per quanto però esse siano eccellenti, ben di rado compariscono sulle tavole.
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con spezie; vecchie, si fanno eccellenti stufati. — Per quanto però esse siano eccellenti, ben di rado compariscono sulle tavole.
Fate cuocere gli asparagi in mazzo in poca acqua; quando le cime cominciano a piegarsi, è un segno sicuro che sono cotti; levateli allora dall'acqua, lasciateli asciugare perfettamente e riposti quindi su di un piatto in modo che siano distribuiti in giro, e che la parte da mangiarsi occupi il centro, vi spargerete sopra regolarmente alcuni truffi tagliati in fette sottilissime, cui leverete prima quella durezza in forma di corteccia, che riveste il truffo e che è tanto maggiore quanto meno è fresco il medesimo. Finalmente condirete l'insalata alla maniera consueta.
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riveste il truffo e che è tanto maggiore quanto meno è fresco il medesimo. Finalmente condirete l'insalata alla maniera consueta.
Prendete una lingua (sia di manzo o di vitello non importa); lessatela, dandole solo mezza cottura; spellatela mentre è calda e tagliatela a fette. Mettete allora in una casseruola un bel pezzo di burro con un po' di cipolla trinciata; lasciate soffriggere per pochi minuti, unite al soffritto la lingua già affettata, salatela quanto basta, e quando avrà rosolato un poco, versatevi del sugo di pomidori o conserva disciolta in qualche cucchiaiata di brodo, e lasciate consumare l'umido a lento fuoco. Intanto prendete un bicchiere, riempitelo per metà di zucchero o sino a due terzi di aceto, aggiungete due pizzichi di pinocchi, altrettanta uva passa, mezzo panetto di cioccolata raschiata, e qualche pezzetto di cedro candito; con un cucchiaino agitate il tutto e versatelo nella casseruola sopra la lingua dieci minuti prima di ritirarla dal fuoco, rimenando col mestolo.
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lingua già affettata, salatela quanto basta, e quando avrà rosolato un poco, versatevi del sugo di pomidori o conserva disciolta in qualche cucchiaiata
Ingredienti: Riso, burro, sugo, verdura. Tutte le verdure devono essere imbianchite in acqua salata bollente, indi si spremono e si fanno soffriggere con burro, confinandole con buon sugo a fuoco lento. Il riso si porrà a cuocere nel brodo quando bolle, e a tempo debito vi si unirà la verdura. In generale quanto si disse parlando delle zuppe vale anche per le minestre di riso. Anche queste minestre si costuma servirle accompagnandole con un tondo di formaggio grattugiato.
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generale quanto si disse parlando delle zuppe vale anche per le minestre di riso. Anche queste minestre si costuma servirle accompagnandole con un
Prendete sei libbre di pere succose, pelatele, tagliatele in quattro pezzi, e levato via quanto hanno di nocciuoloso, le farete cuocere nell'acqua. Versata quindi l'acqua le passerete per un crivello, per unirvi Kg. 1.300 di zucchero chiarificato, continuando a rimescolare la marmellata fino a che acquisti la densità conveniente. Infine si lascia raffreddare per riporla negli appositi vasi. Siccome il buon esito di una marmellata dipende per la massima parte dal cogliere il momento di perfetta cottura dello zucchero per riporvi le frutta; così è indispensabile l'avvertire esser quello il punto più opportuno, nel quale se voi insinuate un dito bagnato nello zucchero, questo crepita e messo in bocca si attacca ai denti tenacemente.
La regina delle cuoche
Prendete sei libbre di pere succose, pelatele, tagliatele in quattro pezzi, e levato via quanto hanno di nocciuoloso, le farete cuocere nell'acqua
Se i naselli sono molto lunghi, si tagliano nel mezzo per traverso; ma anche questi, come le sogliole, si preferisce lasciarli intieri quando lo permetta la capacità della padella. Per ogni altro, vedasi quanto è detto al numero antecedente.
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permetta la capacità della padella. Per ogni altro, vedasi quanto è detto al numero antecedente.
Preparata l'oca ben netta e bene asciutta, si colloca in padella oblunga con lardo, piccole cipolle intere, sale, pepe e droghe; si bagna con un poco di brodo e di vino bianco, e si cuoce al forno col mezzo di un fuoco moderato, bagnandola di tempo in tempo, e rivolgendola spesse volte. Arrostita quanto basta si leva dal grasso, si ripone su di un piatto, si guarnisce colle cipollette, disposte in giro, o vi si cola sopra il sugo ben condensato. Si usa anche riempirla con cotogne cotte, con marmellata di pomi, oppure con castagne, ecc.
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quanto basta si leva dal grasso, si ripone su di un piatto, si guarnisce colle cipollette, disposte in giro, o vi si cola sopra il sugo ben condensato